Racconto pubblicato sul numero 1 della rivista letteraria Risme
Magari avrei dato un calcio al pallone, sì, ma senza concentrare tutta la rabbia che provavo in quel destro, per distruggere il bozzolo dentro cui il mio aspetto sgradevole e il mio carattere chiuso mi tenevano imprigionato. Se il pallone non fosse arrivato fino a te, appoggiata alla staccionata del parco, non ti avrei mai conosciuta, forse; non avrei visto da così vicino i tuoi capelli castani accarezzati da un alito di vento, né avrei sentito l’odore di shampoo adolescenziale che spingeva il mio sguardo a terra.
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