Ancora una casa maledetta. Dopo La Casa Nel Tempo e La Dolce Casa Degli Orrori, entrambi diretti da Lucio Fulci, è ora il turno de La Casa Del Sortilegio, uno dei due film commissionati da Reteitalia, l’attuale Mediaset, ad Umberto Lenzi verso la fine degli anni Ottanta.
Luca Palmer da mesi è perseguitato da un brutto incubo e, a causa dello stress, decide di andare a trascorrere qualche giorno in una casa di campagna con sua moglie Marta, appassionata di occultismo. Nella casa vivono già un famoso pianista non vedente e la sua giovane nipote, che infine si scoprirà essere una strega. Dopo tutta una serie di misteriose morti e sparizioni, verrà ucciso anche Luca, decapitato proprio come nel suo incubo ricorrente.
Gli elementi principali che è possibile notare guardando La Casa Del Sortilegio sono la scarsissima abilità nel recitare da parte degli attori e i dialoghi piatti e poco credibili. Inoltre, le scene degli omicidi sono ridicole, per via di una realizzazione scadente e di effetti di infima qualità. Lenzi riesce ad offrire qualche colpo di coda dignitoso, come la caratterizzazione somatica della strega, in tutto e per tutto simile a quella dell’immaginario infantile di ciascuno di noi, o la nevicata in cantina, unica sequenza realmente bella della pellicola ma ciò non basta a risollevare le sorti di un film che ha ben poche pretese.