L’ultimo esorcismo (2010)

Anno di uscita
2010
Titolo originale
The last exorcism
Regia
Daniel Stamm
Genere
possessione demoniaca, mockumentary
Cast
Patrick Fabian, Ashley Bell, Iris Bahr, Louis Herthum
Durata
84'
Paese
USA
Voto
6.5

Nonostante dietro la macchina da presa ci sia il misconosciuto e pressoché esordiente tedesco Daniel StammL’Ultimo Esorcismo ha goduto di una produzione piuttosto ricca e di una buona copertura delle sale cinematografiche italiane. Ciò è avvenuto principalmente per via della presenza, nelle vesti di produttore, di Eli Roth, regista di Cabin Fever e dei due Hostel, il cui nome risalta in maniera netta sulla locandina e nel trailer del film. Ennesimo tentativo di promuovere un’uscita incolore puntando su un aspetto tante volte secondario se non del tutto privo di peso come il nome del produttore?

Cotton Marcus, un reverendo ciarlatano e più showman che religioso, ha compiuto nel corso della sua carriera 47 esorcismi, ma decide di appendere il crocifisso al chiodo quando la sua fede vacilla in maniera netta. Non contento, vuole compiere un ultimo esorcismo e filmarlo in modo da dimostrare quanto siano fasulli quegli atti, utili solo per liberare le persone da un pensiero fisso, da un’ossessione, e non da una reale possessione diabolica.

Per perseguire il proprio scopo, il reverendo sceglie in maniera casuale una richiesta di aiuto tra tutte quelle ricevute, ed accompagnato da due persone si reca presso la fattoria di Louis Sweetzer, la cui figlia Nell era ritenuta posseduta. Cotton dapprima mette in scena il suo classico teatrino con tanto di croci in grado di emettere fumo ed altri oggetti d’avanspettacolo, ma dopo aver lasciato la fattoria, durante la notte seguente, trascorsa in un motel, trova nella propria stanza  la ragazza, in maniera del tutto inspiegabile arrivata fin lì ed in evidente stato confusionale.

Il punto di svolta del film risiede in quella sequenza, perché da quel momento in poi è un’escalation di situazioni via via più inquietanti e che mettono in evidenza come Nell sia realmente posseduta da un demone. Il reverendo fatica a tenere la situazione sotto controllo, e quando tutto sembra essersi definitivamente risolto grazie ad un tentativo di esorcismo, si ritroverà faccia a faccia con ciò che per tanti anni aveva deriso, finendo per non crederci più.

L’Ultimo Esorcismo è un mockumentary, un finto documentario volto a ricreare gli stati d’animo ed il modo di vivere le vicende nel modo più ancorato possibile a come lo si vivrebbe nella realtà. Realizzato con l’utilizzo di una shaky cam, è il classico film di possessione diabolica che, da L’Esorcista in poi, siamo abituati a vedere, ma dalla sua riesce a mettere a segno buoni colpi. Dopo una prima metà sonnolenta, opaca ed incolore, nel momento in cui il film entra nel vivo c’è il rischio di sprofondare in una totale delusione per via delle prime fasi di esorcismo assai misere sia dal punto di vista della tensione generata che da quello strettamente tecnico.

Ed invece nell’ultimissima fase, quando ormai tutto sembrava ormai tragicamente perduto, la qualità della pellicola risale, recuperando e ribaltando l’opinione che fino a quel momento aveva dato modo di creare. Lo fa in virtù di situazioni non originali ma inquietanti, con buone trovate e qualche sorpresa che rende la visione degli ultimi 15-20 minuti del film interessante e da vivere tutto d’un fiato. Buono anche il finale, e nota di enorme merito ad Ashley Bell, l’attrice che impersona la sedicenne e posseduta Nell, in grado di calarsi in maniera encomiabile tanto nei panni della disperata e spaventata ragazzina incapace di comprendere ciò che le succede e ciò che ha fatto, quanto in quelli della malvagia personificazione del male, che agisce nel suo corpo.

I punti positivi esposti sopra, tuttavia, non bastano a cancellare la noia della prima parte e lo scarso interesse che la vicenda genera fino alla sua fase finale. E se proprio vogliamo dirla tutta, stiamo parlando pur sempre della classica storia di possessione che non rompe alcun argine né offre idee nuove o entusiasmanti tali da giustificare entusiasmo. Fatta questa precisazione, però, è giusto dire che L’Ultimo Esorcismo merita una visione e, se guardato con la giusta atmosfera, può essere in grado di regalare anche qualche sussulto e qualche attimo di tensione.

L’ultimo esorcismo (2010)
Voto del redattore
6.5
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6.5