The exorcism of Emily Rose (2005)

Anno di uscita
2005
Titolo originale
The exorcism of Emily Rose
Regia
Scott Derrickson
Genere
possessione demoniaca
Cast
Laura Linney, Tom Wilkinson, Campbell Scott, Jennifer Carpenter
Durata
116'
Paese
USA
Voto
7

Il tema dell’esorcismo e della possessione diabolica si è radicato profondamente nell’immaginario horror, grazie al fondamentale influsso de L’Esorcista di William Peter Blatty e dell’omonimo film di William Friedkin, ad esso ispirato, e da allora è diventato uno degli argomenti classici del genere, affiancano vampiri, zombi, case infestate, serial killer psicopatici. A provarci di nuovo, per tentare di dire qualcosa di nuovo e di interessante in un filone che sembra offrire poche possibilità di originalità, è Scott Derrickson, che per l’occasione attinge ad una storia vera.

Nel 1976 la tedesca Anneliese Michel morì a soli 24 anni in seguito ad un lungo calvario, durante il quale si credette che la giovane fosse posseduta. Fu praticato un esorcismo, rivelatosi inutile, ed infine la giovane entrò in una sorta di delirio mistico che le fece credere di essere una tramite per un messaggio di salvezza che avrebbe dovuto fornire all’umanità attraverso la sua sofferenza e morte. Per tale motivo rifiutò, oltre alle cure mediche, qualsiasi ulteriore esorcismo, fino all’inevitabile morte, avvenuta il primo luglio ’76 quando la ragazza pesava ormai solo 30 kg. È da questa vicenda, e dai suoi sviluppi, che prende il via The Exorcism Of Emily Rose, che ricalca in maniera piuttosto fedele la vicenda umana di Anneliese.

I primi sintomi si manifestano quando la giovane Emily si trasferisce per andare a studiare all’università: improvvise paralisi, stati allucinatori durante i quali vede i volti delle persone che incrocia per strada come maschere mostruose. Le cure sembrano non avere alcun effetto, ed a quel punto la famiglia, umile e dalle forti radici cattoliche, si affida al prete del paese per dare conforto ed aiuto alla ragazza. Di comune accordo, padre Moore, i familiari di Emily ed Emily stessa decidono di intraprendere un percorso spirituale volto a liberare la ragazza da quella che viene a tutti gli effetti ritenuta una possessione demoniaca. Il tentativo di esorcismo rimarrà uno dei momenti più alti del film: spettacolare, violento, movimentato, privo delle volgarità ed oscenità di Regan de L’Esorcista ma molto maligno, esaltato ancor di più da alcuni elementi assai kitsch e stereotipati che però riescono a creare un’atmosfera elettrica e terrificante.

La pellicola si dipana lungo due direttrici: quella presente è una sorta di legal thriller sufficientemente intrigante, che segue la battaglia in tribunale riguardante l’accusa di omicidio colposo ai danni di padre Moore; quella passata invece è la rievocazione della vicenda di Emily, ed è la parte più marcatamente horror. Ed è proprio in questa fase che il film perde alcuni punti, a causa della presenza di molti cliché, che vengono inoltre sottolineati da un’invasiva colonna sonora volta alla ampia anticipazione di tutto ciò che sta per accadere, sfruttando meccaniche da produzione di rango ben più basso ed amatoriale di quello del film qui presentato. Altra pecca di The Exorcism Of Emily Rose sta nella caratterizzazione di padre Moore, esageratamente spirituale ed i cui discorsi inerenti alla battaglia tra bene e male fanno spesso cadere le braccia, e dell’avvocatessa agnostica Erin Bruner, che da vorace professionista in netta ascesa si rivela essere invece fin troppo emotiva.

Al di là di questi elementi, quel che rimane è un film godibile, che nonostante la durata di quasi due ore riesce a suscitare il necessario interesse per non far annoiare lo spettatore, che viene mantenuto attento dalla sapiente miscelazione e costruzione della trama, a cavallo tra passato e presente: capita che durante il processo si segua con attenzione e curiosità l’andamento della battaglia legale, e si attenda con ansia la rievocazione in modo da immergersi nelle atmosfere orrorifiche della vicenda. Insomma, non ci si annoia, e come evidenziato in precedenza la ricostruzione dell’esorcismo, in qualche misura realistica se si pensa che del caso di Anneliese Michel esistono dei nastri registrati, risulta essere il fiore all’occhiello di una pellicola di discreta fattura e che non mancherà di inquietare più di un appassionato d’horror.

The exorcism of Emily Rose (2005)
Voto del redattore
7
Voto dei lettori0 voto
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7