The ring 2 (2005)

Anno di uscita
2002
Titolo originale
The ring 2
Regia
Hideo Nakata
Genere
possessione demoniaca
Cast
Naomi Watts, Simon Baker, David Dorfman, Elizabeth Perkins
Durata
110'
Paese
USA
Voto
6

Strana storia, quella di questo film. Visto il successo planetario del primo The Ring, la produzione decise di chiamare a girare il seguito Hideo Nakata, regista giapponese che aveva diretto gli originali. In pratica, il buon Nakata ha girato Ring e Ring 2 in Giappone, e poi è volato negli States per girare The Ring 2, seguito del remake americano di Gore Verbinski. Da notare che questo seguito è un film originale in tutto e per tutto, che riprende la storyline del primo The Ring; non ci troviamo, quindi, di fronte al remake del seguito giapponese.

Molto differente è l’approccio di questa pellicola rispetto al primo capitolo della saga della videocassetta che uccide. Infatti, stavolta l’attenzione è focalizzata molto di più sul personaggio di Samara, sulla sua umanità, sul suo bisogno di amore da parte di una madre, proprio quell’amore che non ha ricevuto quando era in vita, tutto ciò a discapito invece della componente che aveva reso The Ring un cult, ovvero la morte assicurata per chiunque guardasse la videocassetta. Ambientato circa sei mesi dopo gli eventi raccontati nel primo film, The Ring 2 prosegue la storia di Rachel e di suo figlio Aidan, scampati alla morte dopo aver registrato una copia della videocassetta e trasferitisi in una cittadina per ripartire daccapo. Tuttavia, proprio nella cittadina dove si sono trasferiti si verifica ben presto una nuova morte che rimanda a Samara, ed a questo segue la malattia di Aidan, che comincia a soffrire di ipotermia. Come se non bastasse, molteplici episodi strani ed inquietanti si susseguono, portando Rachel ad indagare nuovamente su Samara e su ciò che desidera, per provare a liberarsene una volta per tutte.

Come si diceva in apertura, a differenza del primo stavolta la vicenda è molto più incentrata sulla bambina, che per un tratto si impossessa del corpo di Aidan spingendolo anche a commettere omicidi…o meglio, costringendo le persone a suicidarsi. Meno d’impatto rispetto al suo predecessore, The Ring 2 vivacchia di espedienti triti e non riesce a tener viva l’attenzione, né tanto meno a creare disagio nello spettatore. Ovviamente il finale lascia ancora una volta aperte le porte per un seguito, di cui proprio in questo periodo si sta rumoreggiando con sempre maggiore insistenza. A questo punto, però, il rischio è quello di entrare in un loop dal quale cavare ben poco di buono. E le avvisaglie di questo seguito già non sono incoraggianti. Rimandato.

The ring 2 (2005)
Voto del redattore
6
Voto dei lettori0 voto
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6