Cruel restaurant (2008)

Anno di uscita
2008
Titolo originale
Zankoku Hanten
Regia
Koji Kawano
Genere
grottesco, commedia, splatter
Cast
Mihiro, Sakae Yamazaki, Katsuya Naruse, Miho Funatsu
Durata
75'
Paese
Giappone
Voto
5

Molti di voi, o perlomeno quelli più sani di mente, si staranno chiedendo: e da dove salta fuori questo film? Trattasi di una produzione giapponese uscita direttamente per il mercato dell’home video. Cruel Restaurant miscela al suo interno vari elementi: senza dubbio è inquadrabile principalmente come splatter, nonostante i toni siano da commedia demenziale.

La vicenda narrata riguarda un piccolo ristorante rinomato per la bontà dei ravioli. Tuttavia, il locale inizia a destare sospetti ed attenzioni da parte di giornalisti gastronomici e della polizia poiché è un mistero il ripieno che viene usato e perchè nella zona in cui si trova una serie di persone sono sparite, quasi sicuramente uccise. Tutto insomma porta in una direzione: il ripieno dei ravioli paradisiaci potrebbe essere carne umana.

Tra goffe indagini e folli tentativi di scoprire il segreto della bontà dei ravioli, Cruel Restaurant mette in scena un campionario di demenzialità e personaggi sopra le righe mica male. Non c’è un dialogo che abbia una parvenza di credibilità, è tutto estremamente calcato ed inverosimile, come d’altronde la storia stessa. A questo fanno da contraltare la vena splatter che permea il film, che si manifesta in una serie di omicidi ed in una discreta presenza di sangue, ed una componente erotica, che nel folle finale si esplicherà appieno. Già, il finale: sarà inevitabile farsi una risata quando si scoprirà il segreto dei ravioli paradisiaci, che non sveliamo per non rovinare l’impatto della sorpresa.

La componente horror o di tensione è del tutto inesistente, e qua e là si possono cogliere alcune citazioni, volontarie o meno, di personaggi di un noto picchiaduro (per i non esperti, videogiochi di combattimento), Dead Or Alive, del quale vengono citati Brad Wong e la sua tecnica dell’ubriaco, e Lei Fang. Insomma, vale la pena di guardare questa pellicola? In totale sincerità, no.

Si può considerare un divertissement, lo si può prendere come puro intrattenimento e farsi qualche risata a causa dei buffi personaggi, delle situazioni esagerate o della spiegazione conclusiva, ma rimane nel complesso una produzione di valore molto basso, senza alcuna freccia al proprio arco eccezion fatta per l’ironia. Se vi basta, allora dedicategli pure un’ora e un quarto, altrimenti rivolgetevi altrove.

Nota 1: Il film non è stato distribuito in Italia.
Nota 2: Meno male.

Cruel restaurant (2008)
Voto del redattore
5
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