Daybreakers – L’ultimo vampiro (2009)

Anno di uscita
2009
Titolo originale
Daybreakers
Regia
Michael Spierig, Peter Spierig
Genere
vampiri
Cast
Ethan Hawke, Willem Dafoe, Sam Neill, Claudia Karvan
Durata
94'
Paese
USA/Australia
Voto
8

Nel 2019, la situazione sulla Terra è decisamente diversa da quella che noi tutti conosciamo: una decina d’anni prima, lo scoppio di un’epidemia di vampirismo ha fatto sì che ormai la stragrande maggioranza della popolazione mondiale sia rappresentata proprio dalle creature della notte. Lo spunto interessante di Daybreakers – L’Ultimo Vampiro è il fatto che la società si è totalmente riorganizzata: i vampiri si comportano in tutto e per tutto come esseri umani, lavorando negli orari notturni e spostandosi di giorno grazie a delle automobili i cui vetri possono oscurarsi. Le creature sono caratterizzate dal colore degli occhi molto intenso e dall’assoluta intolleranza alla luce solare, che causa la combustione della pelle e la seguente morte del soggetto.

Questo è il contesto in cui i fratelli Spierig hanno calato le vicende narrate nel film, e già gli elementi di interesse sono presenti nel background stesso della storia. Storia che muove i suoi primi passi nel momento in cui la quantità di sangue umano a disposizione rischia di esaurirsi, poiché ormai gli esseri umani sono ridotti a sparuti gruppi che tentano di nascondersi per salvarsi. I militari-vampiri danno loro la caccia e li consegnano, vivi, ad una grossa azienda che ha il monopolio sulla “produzione” e vendita del sangue, merce indispensabile per la sopravvivenza della razza vampirica. La progressiva diminuzione delle scorte porta la Bromley Marks a finanziare delle ricerche per far sì che si produca un surrogato del sangue.

Nel frattempo, per le strade la situazione diventa via via più problematica, con rivolte, scontri tra civili e forze dell’ordine, assalti ai bar. Inoltre, i vampiri che non si cibano di sangue umano per un po’ di giorni iniziano un processo di trasformazione in subsiders, delle creature dalle fattezze di pipistrello e totalmente incontrollabili e selvagge. Particolarmente azzeccata una scena nella fase iniziale del film, quando per strada un mendicante chiede del sangue ai passanti.

L’ematologo Edward Dalton, impiegato presso la Bromley Marks, ha conservato un’etica che non gli consente di bere sangue umano, e quando casualmente entrerà in contatto con un gruppo di superstiti della razza umana scoprirà un metodo per trasformare i vampiri in esseri umani. Solo che la cura non viene vista di buon occhio dall’azienda, più interessata a produrre un surrogato del sangue per poter continuare ad avere uno strapotere economico, che andrebbe a perdere completamente se i vampiri tornassero umani.

L’originalità del tema proposto è il punto di forza del film, che non nasconde nemmeno la denuncia del becero capitalismo, incurante degli interessi e del bene della comunità in favore dei proprio guadagni. Tuttavia la morale non diventa mai pesante o ingombrante, lasciando invece spazio alle vicende ed ai rapporti personali che si intrecciano, delineando un manipolo di personaggi ben caratterizzati per quanto un po’ stereotipati. Un cast di livello e dei buoni effetti speciali completano il quadro di un film fresco, godibile ed originale, buonissima variazione sull’abusato e svenduto filone vampirico. Che, come il film dei fratelli Spierig dimostra, non ha bisogno di adolescenziale sentimentalismo per rinnovarsi ed essere vivo.

Daybreakers – L’ultimo vampiro (2009)
Voto del redattore
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