Lasciami entrare (2008)

Anno di uscita
2008
Titolo originale
Låt Den Rätte Komma In
Regia
Tomas Alfredson
Genere
vampiri, teen
Cast
Kåre Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Ika Nord
Durata
114'
Paese
Svezia
Voto
8

Ci sono film che vedi, in un susseguirsi di immagini sullo schermo. Ci sono film che guardi, sui quali ti soffermi un po’ di più, sui quali ti poni qualche domanda. Ci sono film che ti piacciono, quelli che quando esci dal cinema ne sei soddisfatto e che quando ti capiterà riguarderai volentieri. Ci sono film che ami, e che guarderesti continuamente, film che consigli a chiunque tu conosca. Ci sono infine quei film che vivi, quei film a cui ti leghi così tanto che finisci per sentirli addosso a te, come una seconda pelle, quelli che per un qualche fottuto motivo ti commuovono e ti fanno riflettere o anche sognare.

Ispirato all’omonimo romanzo di John Ajvide LindqvistLasciami Entrare è la storia, ambientata nei primi anni Ottanta, di un bambino solitario di nome Oskar, che vive con la madre e di tanto in tanto va a trovare il padre per passare qualche giorno con lui. Oskar non ha amici, ma anzi ci sono alcuni suoi coetanei che lo prendono in giro e che lo picchiano. Il dodicenne, all’interno della sua stanza o nel cortile sotto casa tua, ha spesso propositi di vendetta, immaginando sé stesso mentre minaccia ed accoltella i bulletti che gli fanno del male.

Un giorno si trasferiscono nell’appartamento di fianco al suo un uomo ed una bambina, con la quale presto fa conoscenza. Eli è una bambina strana, si comporta in maniera molto fredda e distaccata nei confronti di Oskar, dando modo di pensare che sia cattiva. Ha uno strano aspetto, che a volte cambia denotando un’età diversa da quella che dice di avere, un viso che a volte si contorce in una smorfia di sofferenza. L’uomo che è con lei ha il compito di prendersene cura, e di procurarle ciò di cui ha bisogno per vivere: il sangue. Tuttavia, inizia a compiere degli errori facendosi scoprire, e nella piccola comunità di Blackeberg ben presto i sospetti crescono, rendendo sempre più difficile il suo compito. E’ Eli stessa a dover scendere in campo per procurarsi ciò di cui ha bisogno, ma ovviamente questa situazione non potrà andare avanti per sempre, e la bambina inizia a prendere in considerazione l’idea di partire nuovamente.

Per via della sua stessa natura, è costretta a non poter vivere a lungo nello stesso luogo, ed ecco perchè probabilmente sfugge inizialmente a stringere legami affettivi, per paura di soffrire, per la certezza che un giorno, piuttosto prossimo, dovrà andare via. Eppure tra i ragazzini si instaura un rapporto sempre più stretto, un rapporto puro, fatto di dolcezza e di piccoli gesti, di sguardi e di emozioni. In Oskar Eli ha trovato la persona che la accetta per ciò che è, la persona che vuole prendersene cura, a maggior ragione dopo la tragica fine di Håkan, l’uomo che era con lei; in Eli Oskar ha trovato una compagna, una persona che gli sta vicino, che lo aiuta a liberarsi della morsa dei bulletti, che semplicemente gli vuole bene.

Dove sta l’horror in tutto ciò? Sta in qualche scena sanguinolenta, nella combustione di una donna infettata da Eli. Poco altro. E’ una storia sentimentale? Si, lo è. Una storia sentimentale con protagonisti due dodicenni, eppure una storia matura, adulta, carica di emozioni tangibili, emozioni probabilmente regalate da quei gesti semplici, un po’ ingenui, ma dolcissimi.

Una storia sentimentale mai smielata o banale. Lasciami Entrare ha qualche aspetto della trama non approfondito, come l’abbozzato passato di Eli ed il ruolo di Håkan (chissà se era stato anche lui un ragazzino che si era innamorato di lei ed aveva deciso di seguirla e proteggerla…), ha qualche passaggio un po’ troppo lento, nell’immota, gelida ed innevata Svezia. Ma è un film da vedere, possibilmente da vivere per godersi la sua piccola magia.

Lasciami entrare (2008)
Voto del redattore
8
Voto dei lettori0
0
8
  1. Film di una dolcezza ed innocenza infinita. *.* …Stupendi gli sguardi e le espressioni di Oskar e meravigliosi gli atteggiamenti di Eli. Purtroppo il finale non mi è piaciuto x nulla, si è concluso tutto in modo estremamente facile. 2 bambini che prendono il treno e scappano di casa? Naaaa, avrei preferito qualcosa di tragico.

    1. Ho trovato il finale molto poetico. Non lo trovi tragico? Io sì: Oskar abbandona tutto (che poi, cos’è questo tutto? Oskar non ha niente) per seguire Eli, e sa bene che sarà una sofferenza. Sa bene che invecchierà e che non potrà mai vivere il suo amore. Sa bene che gli toccherà assistere a violenze ed omicidi, forse dovrà addirittura compierle. Ma per lei è disposto a tutto. Eli è la sua ragione di vita ormai.

  2. Stupendo film, ha qualche aspetto come è stato anche scritto lasciato all’immaginazione, ma credo sia bello anche per questo…

  3. Davvero bello. Uno degli horror migliori degli ultimi 20 anni. Perlomeno dice qualcosa di diverso. Bellissime le ambientazioni.

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