Una pellicola argentina già stuzzicherebbe la mia curiosità a prescindere, per via della provenienza, ma nel caso di Sudor Frio l’interesse è stato dettato da quei pochi frammenti di trama letti prima di procedere con la visione. Idea particolarmente originale? Nemmeno per sogno, ma qualcosa mi ha attirato al punto di scegliere questo film in mezzo ad un mucchio di altra roba. Andiamo a scoprire se ho avuto occhio lungo o meno.
La vicenda di partenza è molto semplice e quotidiana: un ragazzo è stato lasciato dalla sua fidanzata, che ha perso la testa per un altro conosciuto in chat. Roman però non si dà per vinto e cerca in tutti i modi di rintracciare la sua ex, con l’aiuto di un’amica. La sua indagine lo porta a scoprire il posto in cui vive il fantomatico nuovo amore di lei, ma da subito si capisce che in realtà la ragazza è caduta in una trappola ordita da due anziani folli e torturatori in nome di strampalati ideali. Il meccanismo può apparire quindi già visto ed abusato, tuttavia l’elemento curioso è dato dai metodi adoperati dai due vecchi per torturare le proprie vittime. Tali metodi, infatti, si basano sull’utilizzo di sostanze chimiche come acidi e nitroglicerina, ed in particolare su quest’ultima è basata molta della tensione che il film è in grado di creare nello spettatore. Infatti, la ragazza viene bagnata nel liquido e viene tenuta bloccata con la minaccia che se una goccia di nitro cadrà a terra, provocherà un’esplosione. Ed è proprio su questo dettaglio che Bogliano riesce a costruire notevoli situazioni ansiogene, in particolare con inquadrature strettissime sulla pelle umida o sui capelli lungo i quali scivola una goccia della pericolosissima sostanza.
La pellicola, a fronte di una certa abilità da parte del regista di generare tensione, soffre di una sceneggiatura piena di buchi, che non spiega fondamentalmente nulla di ciò che accade né delle motivazioni dei due anziani. Queste carenze, miste a qualche dubbio sulla effettiva credibilità dei meccanismi e delle azioni dei personaggi, fanno sì che inevitabilmente cali la qualità complessiva di un film che, come già sottolineato, ha dalla sua la capacità di tenere lo spettatore sulle spine con una vicenda a tratti davvero surreale ma carica di palpabile tensione. Staremo a vedere se arriverà dalle nostre parti, tuttavia qualora ne abbiate l’opportunità, non negategli una visione, potrebbe sorprendervi.